Ogni tappeto, ogni cuscino e ogni babouche sono stati realizzati con maestria da artigiane e artigiani marocchini. Un'operazione di upcycling che coniuga qualità, etica e stile.
Un'edizione limitata originale e audace, questa capsule collection è stata creata con amore per dare nuova vita a uno dei tessuti più inquinanti dell'industria della moda, il denim.
Vecchi jeans prendono nuova forma
I tappeti Boucherouite, una soluzione concreta di riuso creativo
La parola “Boucherouite” significa “fatto di stracci”. I tappeti Boucherouite sono nati negli anni 50, in un periodo durante il quale la lana era molto costosa e difficilmente reperibile. Pur di non smettere di creare tappeti – un’arte che fa intrinsecamente parte della cultura Amazigh - le artigiane hanno iniziato a riciclare i vecchi tessuti usati dai propri cari.
Questi tappeti sostenibili e durevoli sono tuttora realizzati con stoffe di recupero.
Noi abbiamo scelto di realizzarli con il denim e abbiamo scovato centinaia e centinaia di jeans nei mercati di seconda mano in Marocco, oltre ad aver recuperato degli scarti di produzione.
Un tessuto inquinante, prodotto in quantità eccessive
Sapevi che per la produzione di un singolo paio di jeans sono necessari circa 10.000 litri di acqua? Per fare il denim, si utilizza oggi il 35% di tutta la produzione mondiale di cotone.
Sia la tintura del tessuto che i processi per trasformarlo e ottenere gli effetti “slavati” e “usati” implicano sostanze e metodi dannosi per i lavoratori e per l'ambiente.
Dove vanno a finire i jeans che non sono più indossati?
Sono venduti più di 4,5 miliardi di paia di jeans all’anno…per una popolazione mondiale di 7,8 miliardi di persone.
Una parte minima viene riutilizzata mentre una grande parte viene incenerita o va ad aggiungersi alle migliaia e migliaia di tonnellate di vestiti scartati e buttati nelle discariche dei paesi più poveri.