Cura del tappeto
Una guida pratica per prendersi cura dei tappeti marocchini e Amazigh fatti a mano (annodati o tessuti), siano essi a pelo lungo, corto, a tessitura piatta, kilim (hanbel), o realizzati in fibre naturali come le stuoie sahariane o tuareg (nattes originarie della Mauritania), e le stuoie hassira del Marocco.
I tappeti Amazigh, oltre ad essere tremendamente affascinanti, sono anche resistenti, pratici da mantenere puliti e diventano addirittura più preziosi col tempo che passa. Qui scopriremo come conservare la loro resistenza grazie alla pulizia e alle cure che permettono di mantenere intatta la bellezza della lana (o degli altri materiali di cui sono composti!).
Qui troverete informazioni reali, nessuna indicazione allarmistica, nessun rimedio non verificato. Capirete finalmente come lavare i tappeti marocchini e i tappeti annodati a mano (o fatti a mano), evitando errori comuni e conservandone la bellezza nel tempo.
Perché sì, si possono pulire i tappeti facilmente a casa, seguendo i nostri consigli per la cura. Se invece preferite potete portare i tappeti marocchini nelle lavanderie che offrono servizi di pulizia professionale: può essere utile farlo saltuariamente, dopo alcuni anni. In Marocco i tappeti si lavano anche all’autolavaggio!
Prima di affrontare la pulizia dei tappeti Amazigh uno per uno, vogliamo ribadire alcuni concetti di base a cui teniamo molto:
- la lana è naturalmente repellente allo sporco (chi veste in tessuti naturali lo avrà già scoperto), pertanto si macchia difficilmente e la rimozione delle macchie è semplice (perché non assorbe);
- i tappeti in lana (se di dimensioni adeguate) possono tranquillamente essere lavati in lavatrice, utilizzando il lavaggio e i detersivi adeguati (formulati per la lana, appunto);
- i tessuti naturali (lana inclusa) non sono più difficili da pulire / lavare rispetto a quelli sintetici, anzi: questi ultimi si sporcano molto facilmente - basta appunto pensare ai tessuti che indossiamo - e assorbono rapidamente le macchie.
Dimenticate dunque timori e frasi fatte, e scoprite con noi come prendervi cura dei tappeti artigianali marocchini, a seconda della tipologia e della macchia.
Se avete dubbi o domande, siamo sempre a disposizione per aiutarvi!
La pulizia dei tappeti Amazigh è semplice e noi crediamo che prenderci cura della nostra casa e degli oggetti che ci circondano faccia parte integrante del "self-care", il "prendersi cura di sé".
Pulizia dei tappeti in base alla tipologia
Ogni tipo di tappeto marocchino ha specifiche istruzioni per la cura e manutezione: li vedremo uno per uno.
Se non siete certi della tipologia di tappeto che avete acquistato o non lo ricordate, potete chiedere a noi o leggere la nostra guida completa: come si chiamano i tappeti marocchini.
Pulizia dei tappeti in lana: 8 consigli generali
Partiremo dai tappeti in lana, ma prima di passare in rassegna le tipologie, qui sotto trovate alcuni consigli essenziali che valgono per tutte le tipologie di pelo e di tessitura.
- Shedding, la perdita di pelo: nelle prime settimane, i tappeti annodati potrebbero perdere il pelo in eccesso imprigionato nella lana. È normalissimo, perché la lana è completamente naturale e il procedimento di realizzazione perfettamente artigianale. Se volete accelerare questo normale processo di perdita, basterà passare l’aspirapolvere un po’ più frequentemente finché il tappeto non avrà perso tutto l’eccesso.
Questa normale perdita non avviene invece nei tappeti già vissuti. - Se compaiono nodi o fili sciolti, non devono mai essere tirati: basta tagliarli con cura a filo del vello.
- Una nota fondamentale sui detergenti: la lana, così come la seta, è un tessuto di origine animale costituito da proteine. Ecco perché i detergenti per lana devono avere ph neutro o solo leggermente acido (uno con PH alcalino distruggerebbe le proteine). No, quindi, all’uso di sapone generico, che può infeltrire la lana danneggiandola*.
- Aspirapolvere: se desiderate usarlo consigliamo di utilizzare la spazzola solitamente fornita come accessorio per pulire i tappeti, e di scegliere una potenza bassa. È raccomandato passare l’aspirapolvere con cautela sulle frange.
- Se il tappeto si macchia: basterà versare velocemente un po’ di acqua fredda o tiepida, eventualmente con l’aggiunta di un sapone naturale (tipo sapone di Marsiglia o detergente delicato). Non usate mai dei detergenti aggressivi. Poi potete tamponare con un panno umido e se necessario, strofinare delicatamente.
- L’acqua non danneggia il tappeto: è tuttavia fondamentale farlo asciugare correttamente, che sia con un phon con aria mediamente calda o appeso in modo tale da fargli prendere aria.
- In generale l’umidità non fa del bene alla lana: perciò, se per un motivo di trasloco o di lavori avete bisogno di stoccare il tappeto in una cantina o qualsiasi luogo umido e non arieggiato, sarà necessario coprirlo in un modo ermetico proteggendolo dall’umidità e inserire un antitarme per evitare problemi.
- Test colore: nel dubbio prima di un lavaggio potete di tamponare con un panno bianco inumidito con acqua fredda e una goccia di detergente neutro, senza strofinare, in un punto nascosto per 30–60 secondi. Se il panno si macchia o il colore migra, evitate lavaggi e limitate la pulizia a secco/aspirazione o rivolgetevi ad una lavanderia.
*Fonte: “La scienza delle pulizie” di Dario Bressanini (Gribaudo, 2022)
Tappeti in lana a pelo lungo

I tappeti marocchini in lana a pelo lungo, tra cui i Beni Ourain, i Mrirt e gli Azilal, apprezzano cure regolari.
Cose da ricordare
- No spazzole rotanti durante l’aspirazione.
- In caso di macchie, intervenire subito tamponando (non strofinare).
- Prima di lavaggi estesi, fare un test di resistenza del colore in un punto nascosto.
- Asciugare lontano dal sole diretto, con ricambio d’aria.
Aspirazione (routine)
La prima regola di manutenzione è l’aspirazione regolare e delicata, senza spazzole rotanti. Questa routine, ripetuta una o due volte alla settimana, è sufficiente per eliminare la polvere e mantenere i tappeti pelosi in ordine senza rovinare le fibre.
Macchie (intervento immediato)
In caso di macchie, soprattutto su un tappeto bianco di lana (dove potrebbero essere più evidenti), meglio intervenire subito, senza strofinare eccessivamente il tessuto, ma tamponando delicatamente con un panno pulito e assorbente.
Per smacchiare un tappeto bianco basta una soluzione di acqua fredda o tiepida con un detergente neutro per lana o un sapone naturale delicato (o quello di Marsiglia), da applicare con parsimonia e risciacquare leggermente.
Deodorazione (bicarbonato)
Un rimedio semplice ed efficace per deodorare e rinfrescare il tappeto è il bicarbonato di sodio: distribuito uniformemente sulla superficie e lasciato agire per qualche ora, aiuta a neutralizzare gli odori, per poi essere aspirato completamente.
Pulizia profonda (secco/umido)
Prima di qualunque pulizia più estesa, eseguire un breve test di resistenza del colore in un punto nascosto.
La pulizia più profonda può essere eseguita in più modi. Si può optare per il metodo a secco con polveri specifiche per la lana, da aspirare dopo alcune ore, oppure per un lavaggio umido leggero, limitato alle zone macchiate. In questo caso si utilizza una spugna o un panno morbido, imbevuto con poca soluzione detergente delicata. Se le dimensioni lo consentono ed è necessario lavare tutto il tappeto potete anche farlo in vasca da bagno, senza paura di bagnare il tappeto!
Per “lavaggio umido leggero” intendere una quantità minima d’acqua, panno ben strizzato, risciacquo e asciugatura rapida.
Asciugatura
L’importante è che poi il tappeto venga asciugato accuratamente, disteso in piano o appeso in un luogo ventilato, lontano dal sole diretto, finché non è completamente asciutto. In questo modo si evita la formazione di muffe o cattivi odori. Una volta asciutto, il pelo lungo può essere ravvivato con le mani, con un pettine morbido o passando l’aspirapolvere.
Manutenzione (rotazione e protezioni)
Per conservare la forma e distribuire uniformemente l’usura, è buona pratica ruotare periodicamente il tappeto, ogni tre o sei mesi, e proteggere le aree sotto i mobili con feltrini. In questo modo si prevengono avvallamenti permanenti e compressioni del pelo.
Shedding: cos’è e come gestirlo
Nei primi periodi di utilizzo in casa i tappeti annodati potrebbero perdere il pelo in eccesso imprigionato nella lana: è normalissimo, perché la lana è 100% naturale e la realizzazione artigianale. Se volete accelerare questo normale processo di perdita, basterà passare l’aspirapolvere più frequentemente finché l'eccesso di lana verrà eliminato.
Questa normale perdita non avviene invece nei tappeti vintage. Non è un difetto ma una caratteristica della lana, destinata ad attenuarsi con il tempo. Se compaiono nodi o fili sciolti, non devono mai essere tirati: basta tagliarli con cura a filo del vello.
Quando chiamare un professionista
Infine, quando lo sporco è particolarmente ostinato, il tappeto è molto grande o i colori rischiano di scolorire, è consigliabile rivolgersi a una lavanderia specializzata nella pulizia di tappeti artigianali. Un professionista saprà intervenire in profondità rispettando la delicatezza della lana e la struttura del tessuto, garantendo al tappeto una lunga vita e preservando la sua bellezza originale.
Tappeti in lana a pelo corto

I tappeti marocchini in lana a pelo corto, come alcuni modelli tradizionali del Medio Atlante, hanno esigenze di manutenzione più semplici rispetto ai tappeti pelosi.
Cose da ricordare
- Utilizzare l’aspirapolvere con battitappeto preferendo una velocità moderata ed evitando spazzole troppo aggressive.
- In caso di macchie, intervenire tempestivamente, tamponare (non strofinare) e usare una soluzione neutra.
- Prima di trattare aree estese, eseguire un test di resistenza del colore in un punto nascosto.
- Asciugare lontano dalla luce solare diretta in ambiente ben ventilato.
Aspirazione (routine)
La struttura compatta e lo spessore più ridotto del vello rendono più facile rimuovere polvere e sporco, per questo possono essere aspirati tranquillamente. A differenza dei tappeti in lana a pelo lungo, qui si può utilizzare l’aspirapolvere con battitappeto anche in modalità standard, ma - se possibile - sempre meglio scegliere una velocità moderata ed evitare spazzole troppo aggressive.
Macchie (intervento immediato)
Per quanto riguarda le macchie, anche qui (in effetti è scontato) meglio intervenire tempestivamente. Spesso basta tamponare con un panno e detergere con una soluzione neutra per ottenere ottimi risultati. Anche in questo caso meglio non strofinare.
Prima di trattare superfici estese, eseguire un test di resistenza del colore in un punto nascosto. Dopo il trattamento, prevedere un’asciugatura rapida e completa per evitare aloni.
Asciugatura
L’asciugatura di un tappeto artigianale a pelo corto, se bagnato, è abbastanza rapida per ovvi motivi. È sufficiente distenderlo in piano o appenderlo in un ambiente ben ventilato, senza esporlo alla luce solare diretta che potrebbe ingiallire o scolorire la lana.
Manutenzione (shedding)
Anche in questo caso la manutenzione a lungo termine è semplice: il fenomeno della perdita di fibre (shedding) è molto meno evidente nei tappeti a pelo corto e tende a durare meno.
Uso consigliato
I tappeti artigianali in lana a pelo corto sono spesso preferiti nelle zone di passaggio o in ambienti di uso quotidiano perché la minor lunghezza del pelo li rende meno soggetti alle modificazioni dovute al calpestio.
Quando rivolgersi ad una lavanderia
Per macchie estese, rischio di scolorimento o dubbi sul trattamento, è consigliabile rivolgersi a una lavanderia specializzata nella pulizia di tappeti artigianali.
Tappeti kilim in lana a tessitura piatta (hanbel)

I tappeti kilim marocchini si chiamano hanbel, e si distinguono dai modelli a pelo lungo perché sono senza pelo: tessuti piatti, leggeri e sottili. Questa struttura li rende molto pratici nella manutenzione quotidiana.
Cose da ricordare
- Scuotere all’aria aperta quando possibile (dimensioni permettendo) per rimuovere rapidamente polvere e briciole.
- Aspirazione: regolare, seguendo la direzione di trama/ordito per evitare trazioni eccessive.
- Macchie: intervenire prima possibile, tamponare (non strofinare), usare soluzione neutra.
- Test colore: prima di lavare aree estese o l’intero tappeto, fare una prova in un punto nascosto.
- Asciugatura: completa, all’ombra e in ambiente ben arieggiato.
- Per zone di passaggio, valutare un sottotappeto antiscivolo (stabilità + minore usura).
Vantaggi manutenzione
Uno dei vantaggi dei tappeti marocchini piatti - quando la dimensione lo consente - è che si possono scuotere facilmente all’aria aperta, rimuovendo in pochi secondi polvere e briciole senza dover ricorrere sempre all’aspirapolvere.
Aspirazione (routine)
Per pulire in casa un kilim/hanbel è sufficiente una manutenzione regolare, a partire dall’aspirazione, perché la trama piatta non trattiene la polvere in profondità. Seguire, quando possibile, la direzione di trama/ordito.
Macchie (intervento immediato)
Per le macchie vale la stessa regola universale: intervenire prima possibile per evitare che si secchino e vengano assorbite troppo. Si può tamponare la zona con acqua fredda e detergente per lana.
Lavaggio a mano (tappeto intero o zone)
Per lavare un kilim/hanbel si può procedere a tamponare le aree interessate oppure lavare completamente il tappeto bagnandolo, sempre lasciando asciugare molto bene il tappeto in un ambiente arieggiato.
Si può lavare un tappeto kilim in lavatrice? Quando consigliamo di non utilizzare la lavatrice ci riferiamo al fatto che non sappiamo che risultato potrebbe avere sul colore (essendo artigianali non sappiamo in dettaglio come sono stati tinti) ma non va esclusa a priori solo perché i tappeti sono in lana! Se le dimensioni lo consentono, quindi, basta seguire i soliti accorgimenti (programma lana/delicati, acqua fredda o max 30°, centrifuga bassa, eventuale sacca/protezione per frange).
Asciugatura
Dopo il lavaggio (a mano o in lavatrice), far asciugare fino a completa asciugatura il tappeto in un ambiente arieggiato e all’ombra.
Quando rivolgersi a un professionista
In caso di qualsiasi dubbio, macchie estese o rischio di scolorimento, affidatevi a una lavanderia specializzata.
Uso consigliato
Un’ulteriore differenza rispetto ai tappeti a pelo lungo è la facilità di gestione negli spazi di passaggio: i tappeti kilim/hanbel possono essere spostati e puliti più di frequente, senza rischio di rovinare il vello. Sono la soluzione ideale per chi desidera un tappeto artigianale resistente e pratico.
Tappeti Boucherouite

I tappeti Boucherouite sono i più creativi della tradizione marocchina: nati dal riuso di ritagli di tessuto, cotone, lana e fibre sintetiche, hanno uno stile patchwork coloratissimo e una gestione della pulizia che cambia a seconda della loro tessitura.
Aspirazione / Scuotere
Se sono piccoli, i tappeti Boucherouite possono essere sbattuti fuori anche solo con le mani: è una soluzione semplicissima se avete un giardino e si può anche fare da una finestra o un balconcino (nel rispetto delle regole condominiali). Li potete anche sbattere nella vasca da bagno o aspirare, esattamente come tutti gli altri! Su tessitura piatta (kilim/hanbel) preferire potenza bassa o media.
Macchie (intervento immediato)
In caso di macchie, basterà lavare con acqua fredda o tiepida e un detergente naturale, poi sciacquare con acqua fredda.
Lavatrice
Potete anche lavarli in lavatrice con una modalità breve di lavaggio a mano (o per delicati), a freddo e senza centrifuga.
Asciugatura
Basta lasciarli asciugare all’aria.
Stuoie Sahariane antiche

Valore e rispetto
Le stuoie sahariane, soprattutto quelle antiche, hanno bisogno di una manutenzione attenta per preservarne il valore e garantire che possano durare nel tempo. Pur essendo nate per resistere alle intemperie del deserto, per essere arrotolate, srotolate e trasportate, rimangono comunque manufatti che vanno trattati con rispetto: sono pur sempre tappeti da collezione.
Materiali e cure
La loro struttura artigianale e i materiali organici con cui vengono intrecciate richiedono cure specifiche, sia nella pulizia di tutti i giorni che negli interventi più straordinari di conservazione e restauro.
Manutenzione quotidiana
Per la cura quotidiana dei tappeti in legno di palma è sufficiente rimuovere la polvere con un aspirapolvere a bassa potenza o con una spazzola morbida, evitando accessori con setole rigide che rischierebbero di danneggiare l’intreccio.
Usura e rotazione
Se la stuoia viene calpestata regolarmente, è utile ruotarla ogni tanto così da distribuire meglio l’usura.
Luce e colore
L’esposizione diretta alla luce solare per lunghi periodi può alterare i colori, quindi è preferibile scegliere un ambiente della casa dove l’illuminazione sia più equilibrata.
Pulizia più profonda
Si può passare un panno appena inumidito seguendo la direzione dell’intreccio, evitando sempre l’eccesso di acqua che potrebbe compromettere le fibre o il cuoio. In presenza di macchie leggere, si può procedere al lavaggio manuale con detergente naturale, a patto di tamponare in modo delicato senza strofinare eccessivamente. L’importante è poi rimuovere ogni traccia di sapone sciacquando bene le fibre.
Conservazione
Se la stuoia deve essere riposta per lunghi periodi, è bene arrotolarla (non piegarla) e avvolgerla in un telo di cotone traspirante, proteggendola da ambienti troppo umidi o troppo caldi.
Restauro professionale
Con il tempo può capitare che alcune zone si indeboliscano o che compaiano piccole lacerazioni. Anche le parti in cuoio, quando tendono a seccarsi o screpolarsi, possono essere trattate con oli naturali specifici, sempre con estrema parsimonia per evitare che l’umidità penetri troppo in profondità. In questi casi non conviene improvvisare, ma affidarsi a un artigiano esperto nel restauro di tappeti e manufatti in fibra naturale.
Restauro conservativo
Per i tappeti rari, più antichi o di pregio, è consigliabile optare per restauri conservativi, che rispettino la struttura originaria senza alterarne l’autenticità.
Seguendo queste attenzioni, una stuoia sahariana mantiene intatto il suo fascino per decenni, continuando a trasmettere la bellezza e la forza di una tradizione artigianale rara e preziosa, quella dei tappeti da conservare per sempre.
Stuoie Hassira e tappeti in paglia

Pulizia quotidiana
Le stuoie hassira sono semplici da mantenere perché pensate per un uso quotidiano. La loro trama naturale permette di rimuovere facilmente polvere e sporco: si puliscono facilmente con la scopa o la spazzola. Se desiderate usare l’aspirapolvere, consigliamo di utilizzare la spazzola solitamente fornita come accessorio per tappeti e di scegliere una potenza bassa.
Macchie e lavaggio a mano
Per pulire un tappeto di paglia o una stuoia hassira macchiata potete usare una spugna umidificata con acqua fredda o tiepida e impregnata con un detergente delicato.
Lavaggio completo
Si può anche lavare integralmente: in casa (se si ha un giardino o una vasca anche), in lavanderia…o perfino all’autolavaggio come si fa da noi in Marocco!
Uso in esterno
Grazie alla loro resistenza, i tappeti hassira potrebbero essere usati come tappeti outdoor, ma visto che umidità e pioggia possono compromettere la durata della fibra naturale noi suggeriamo di utilizzarli solo in esterni coperti e protetti.
Arazzi Zindekh

Essendo realizzati in filati di provenienza mista, consigliamo di lavare a mano i tappetini/arazzi Zindekh o rivolgersi ad una lavanderia.
Per il resto sono molto semplici da pulire: si possono aspirare o sbattere all’aperto per eliminare la polvere. E in caso di macchie o sporco superficiale, bastano acqua e detergente per una pulizia efficace e senza complicazioni. Se usati come quadri o arazzi basterà eliminare la polvere regolarmente.
Chi acquista un tappeto artigianale marocchino è consapevole di portare in casa un pezzo di storia, d’arte, un manufatto di valore che - seppur resistente - richiede un minimo di attenzioni e cure piccole ma costanti.
Questa pagina vuole rispondere alle domande più frequenti ma in caso di dubbi e domande specifiche contattateci senza problemi.
FAQ | Errori da evitare, metodi di pulizia casalinghi e naturali, macchie e rimedi
Errori da evitare
Non ci sentiamo di sconsigliare la lavatrice per i tappeti marocchini (la usiamo abitualmente anche noi) perché non avrebbe alcun senso - la lana può essere lavata tranquillamente purché venga asciugata correttamente.
Certo, non tutti i tappeti possono essere lavati in lavatrice per una questione di dimensioni.
La lana bagnata pesa, pertanto se le dimensioni del tappeto occupano l’intero vano della lavatrice considerate che potrebbe causare problemi in fase di centrifuga: i tappeti più grandi vanno decisamente portati in lavanderia o lavati in vasca da bagno (se riuscite poi a gestire lo spostamento del tappeto dal bagno all’esterno per l’asciugatura all’aria).
Se il tappeto è molto grande, di valore, antico, oppure realizzato a mano con lane pregiate, meglio non improvvisare. In questi casi il rischio di rovinarlo con un lavaggio casalingo è altissimo: meglio rivolgersi a lavanderie specializzate o a professionisti nella pulizia e restauro dei tappeti. Anche in presenza di macchie ostinate, cattivi odori persistenti o infestazioni di acari e tarme, il fai da te difficilmente basta: un intervento professionale garantisce la corretta igienizzazione senza compromettere la bellezza e la durata del tappeto.
Metodi di pulizia casalinghi e naturali
I tappeti marocchini non devono spaventare: sono semplicemente tappeti artigianali, ma la loro cura casalinga è alla portata di tutti. Ecco perché ci sono diversi metodi di pulizia che potete sfruttare per tenerli sempre belli come il primo giorno.
Per eliminare polvere e odori senza rovinarli, si possono usare prodotti specifici come la terra di Sommières, un’argilla naturale assorbente consigliata anche per tappeti in lana e tessuti delicati. Si cosparge il prodotto, si lascia agire alcune ore e poi si spazzola via.
In alternativa, per chi desidera pulire tappeti senza lavarli, esistono polveri secche per moquette e tessili, facilmente reperibili nei negozi specializzati. Questo metodo è perfetto anche se vi chiedete come pulire tappeti senza acqua, mantenendo i colori vivi e la fibra intatta.
Oltre ai metodi citati qui potete lavare un tappeto marocchino anche con una macchina pulisci tappeti. Siamo sinceri: noi non abbiamo esperienza diretta perché non abbiamo mai avuto necessità di utilizzare una lavatappeti ma abbiamo conferma da diversi clienti che si trovano bene e la usano abitualmente.
Questi dispositivi combinano funzioni diverse: alcune sono pensate per lavorare a secco, utilizzando polveri assorbenti da aspirare con delicatezza; altre sono vere e proprie lavatappeti a vapore o ad acqua con detergenti, capaci di sciogliere lo sporco più ostinato. Esistono anche modelli compatti, le cosiddette lavatappeti portatili, utili per tappeti di piccole dimensioni o per intervenire su singole macchie. L’importante è - come specificato anche per il lavaggio a mano - utilizzare detergenti specifici per la lana.
Tra i marchi più affidabili per l’uso domestico su tessuti come la lana spiccano Bissell, Kärcher, Hoover e Vorwerk (Folletto), che offrono macchine specifiche per la pulizia profonda di tappeti senza compromettere le fibre. Altre soluzioni, come i modelli a vapore di Polti o i sistemi multifunzione di Dyson, possono essere utili per la manutenzione ordinaria, ma è sempre bene usare programmi delicati e detergenti neutri. Rivolgetevi comunque ai produttori per capire se la macchina lavatappeti è adatta al vostro tappeto perché queste sono informazioni generiche.
Quando si parla di rimedi della nonna per pulire tappeti, serve distinguere tra soluzioni davvero utili e “leggende” che rischiano di danneggiare le fibre. Ecco qualche linea guida utile se volete fare una pulizia tappeti senza aspirapolvere o senza prodotti aggressivi:
SÌ ✨
- Bicarbonato: ottimo per assorbire umidità e cattivi odori, da lasciare agire a secco e poi rimuovere con una spazzola.
- Terra di Sommières: eccellente per macchie grasse o aloni su tappeti in lana, alternativa naturale ai prodotti chimici.
- Spazzolatura delicata: con una spazzola morbida in setole naturali per rinfrescare il vello senza rischiare danni.
NO 🚫
- Aceto: spesso citato nei rimedi casalinghi, ma rischia di scolorire i tappeti in lana e di irrigidire le fibre.
- Schiuma da barba: un classico “trucco da forum”, ma gli additivi possono macchiare o incollare il pelo. Meglio evitarla.
- Esposizione prolungata al sole: può alterare i colori e indebolire la lana, quindi sì a un po’ d’aria fresca, no a giornate intere sotto il sole diretto.
In sintesi, alcuni metodi naturali funzionano davvero, altri vanno considerati solo come miti da sfatare. In linea generale possono essere utilizzati prodotti leggermente acidi ma mai quelli alcalini, che rovinano invece la lana.
Macchie e rimedi
Le macchie sui tappeti di lana vanno trattate subito come abbiamo specificato più volte: tamponando senza strofinare, così da non far penetrare i pigmenti tra le fibre.
Ecco come comportarsi con i casi più frequenti:
- Caffè e vino rosso, pomodoro e sugo → (macchie di sostanze acide) tamponare subito con carta assorbente, poi passare un panno inumidito con acqua tiepida e poco detergente neutro. Il bicarbonato può essere usato per assorbire il grosso del liquido. Se resta l’alone, meglio ricorrere a un lavaggio professionale.
- Sangue → usare SEMPRE acqua fredda (mai calda, che fissa la macchia), tamponando delicatamente fino a ridurre l’alone. L’acqua ossigenata è in grado di smacchiare il sangue da muri o tessuti, può essere utilizzata (è un acido debole), magari provando su piccole aree nascoste per capire che effetto ha sulle fibre colorate.
- Cera di candela → aspettare che si solidifichi, raschiare con delicatezza, poi coprire con carta assorbente e passare un ferro tiepido per scioglierla (con cautela, senza scaldare troppo la lana).
- Inchiostro → tamponare con acqua e poco alcool diluito, ma senza insistere: il rischio di fissare la macchia è alto, quindi meglio rivolgersi a un professionista se non si attenua subito.
- Fango → lasciar asciugare completamente, spazzolare via i residui secchi e solo alla fine passare l’aspirapolvere.
- Altre macchie comuni (olio, grasso, trucco) → assorbire subito con carta, poi cospargere la zona con bicarbonato o amido di mais per “tirare via” l’unto, e aspirare dopo qualche ora. Le macchie di sostanze grasse non vengono eliminate con l’acqua perché non sono idrosolubili, ecco perché si cerca di assorbire il grosso con le polveri.
In tutti i casi, meglio fare una prova su una zona nascosta del tappeto prima di applicare acqua o detergenti, e ricordare che sulle fibre naturali vale la regola della delicatezza: niente prodotti aggressivi, niente strofinamenti energici.