Errori da evitare

Non ci sentiamo di sconsigliare la lavatrice per i tappeti marocchini (la usiamo abitualmente anche noi) perché non avrebbe alcun senso - la lana può essere lavata tranquillamente purché venga asciugata correttamente.

Certo, non tutti i tappeti possono essere lavati in lavatrice per una questione di dimensioni.

La lana bagnata pesa, pertanto se le dimensioni del tappeto occupano l’intero vano della lavatrice considerate che potrebbe causare problemi in fase di centrifuga: i tappeti più grandi vanno decisamente portati in lavanderia o lavati in vasca da bagno (se riuscite poi a gestire lo spostamento del tappeto dal bagno all’esterno per l’asciugatura all’aria).

Se il tappeto è molto grande, di valore, antico, oppure realizzato a mano con lane pregiate, meglio non improvvisare. In questi casi il rischio di rovinarlo con un lavaggio casalingo è altissimo: meglio rivolgersi a lavanderie specializzate o a professionisti nella pulizia e restauro dei tappeti. Anche in presenza di macchie ostinate, cattivi odori persistenti o infestazioni di acari e tarme, il fai da te difficilmente basta: un intervento professionale garantisce la corretta igienizzazione senza compromettere la bellezza e la durata del tappeto.

Metodi di pulizia casalinghi e naturali

I tappeti marocchini non devono spaventare: sono semplicemente tappeti artigianali, ma la loro cura casalinga è alla portata di tutti. Ecco perché ci sono diversi metodi di pulizia che potete sfruttare per tenerli sempre belli come il primo giorno. 

Per eliminare polvere e odori senza rovinarli, si possono usare prodotti specifici come la terra di Sommières, un’argilla naturale assorbente consigliata anche per tappeti in lana e tessuti delicati. Si cosparge il prodotto, si lascia agire alcune ore e poi si spazzola via. 

In alternativa, per chi desidera pulire tappeti senza lavarli, esistono polveri secche per moquette e tessili, facilmente reperibili nei negozi specializzati. Questo metodo è perfetto anche se vi chiedete come pulire tappeti senza acqua, mantenendo i colori vivi e la fibra intatta.

Oltre ai metodi citati qui potete lavare un tappeto marocchino anche con una macchina pulisci tappeti. Siamo sinceri: noi non abbiamo esperienza diretta perché non abbiamo mai avuto necessità di utilizzare una lavatappeti ma abbiamo conferma da diversi clienti che si trovano bene e la usano abitualmente.  

Questi dispositivi combinano funzioni diverse: alcune sono pensate per lavorare a secco, utilizzando polveri assorbenti da aspirare con delicatezza; altre sono vere e proprie lavatappeti a vapore o ad acqua con detergenti, capaci di sciogliere lo sporco più ostinato. Esistono anche modelli compatti, le cosiddette lavatappeti portatili, utili per tappeti di piccole dimensioni o per intervenire su singole macchie. L’importante è - come specificato anche per il lavaggio a mano - utilizzare detergenti specifici per la lana.

Tra i marchi più affidabili per l’uso domestico su tessuti come la lana spiccano Bissell, Kärcher, Hoover e Vorwerk (Folletto), che offrono macchine specifiche per la pulizia profonda di tappeti senza compromettere le fibre. Altre soluzioni, come i modelli a vapore di Polti o i sistemi multifunzione di Dyson, possono essere utili per la manutenzione ordinaria, ma è sempre bene usare programmi delicati e detergenti neutri. Rivolgetevi comunque ai produttori per capire se la macchina lavatappeti è adatta al vostro tappeto perché queste sono informazioni generiche.

Quando si parla di rimedi della nonna per pulire tappeti, serve distinguere tra soluzioni davvero utili e “leggende” che rischiano di danneggiare le fibre. Ecco qualche linea guida utile se volete fare una pulizia tappeti senza aspirapolvere o senza prodotti aggressivi:

  • Bicarbonato: ottimo per assorbire umidità e cattivi odori, da lasciare agire a secco e poi rimuovere con una spazzola.
  • Terra di Sommières: eccellente per macchie grasse o aloni su tappeti in lana, alternativa naturale ai prodotti chimici.
  • Spazzolatura delicata: con una spazzola morbida in setole naturali per rinfrescare il vello senza rischiare danni.

NO 🚫

  • Aceto: spesso citato nei rimedi casalinghi, ma rischia di scolorire i tappeti in lana e di irrigidire le fibre.
  • Schiuma da barba: un classico “trucco da forum”, ma gli additivi possono macchiare o incollare il pelo. Meglio evitarla.
  • Esposizione prolungata al sole: può alterare i colori e indebolire la lana, quindi sì a un po’ d’aria fresca, no a giornate intere sotto il sole diretto.

In sintesi, alcuni metodi naturali funzionano davvero, altri vanno considerati solo come miti da sfatare. In linea generale possono essere utilizzati prodotti leggermente acidi ma mai quelli alcalini, che rovinano invece la lana.

Macchie e rimedi

Le macchie sui tappeti di lana vanno trattate subito come abbiamo specificato più volte: tamponando senza strofinare, così da non far penetrare i pigmenti tra le fibre. 

Ecco come comportarsi con i casi più frequenti:

  • Caffè e vino rosso, pomodoro e sugo → (macchie di sostanze acide) tamponare subito con carta assorbente, poi passare un panno inumidito con acqua tiepida e poco detergente neutro. Il bicarbonato può essere usato per assorbire il grosso del liquido. Se resta l’alone, meglio ricorrere a un lavaggio professionale.
  • Sangue → usare SEMPRE acqua fredda (mai calda, che fissa la macchia), tamponando delicatamente fino a ridurre l’alone. L’acqua ossigenata è in grado di smacchiare il sangue da muri o tessuti, può essere utilizzata (è un acido debole), magari provando su piccole aree nascoste per capire che effetto ha sulle fibre colorate.
  • Cera di candela → aspettare che si solidifichi, raschiare con delicatezza, poi coprire con carta assorbente e passare un ferro tiepido per scioglierla (con cautela, senza scaldare troppo la lana).
  • Inchiostro → tamponare con acqua e poco alcool diluito, ma senza insistere: il rischio di fissare la macchia è alto, quindi meglio rivolgersi a un professionista se non si attenua subito.
  • Fango → lasciar asciugare completamente, spazzolare via i residui secchi e solo alla fine passare l’aspirapolvere.
  • Altre macchie comuni (olio, grasso, trucco) → assorbire subito con carta, poi cospargere la zona con bicarbonato o amido di mais per “tirare via” l’unto, e aspirare dopo qualche ora. Le macchie di sostanze grasse non vengono eliminate con l’acqua perché non sono idrosolubili, ecco perché si cerca di assorbire il grosso con le polveri.

In tutti i casi, meglio fare una prova su una zona nascosta del tappeto prima di applicare acqua o detergenti, e ricordare che sulle fibre naturali vale la regola della delicatezza: niente prodotti aggressivi, niente strofinamenti energici.