Com’è fatto
Questo grande tappeto africano contemporaneo è un manufatto unico nel suo genere, caratterizzato da tessitura mista piatta - tipica dei kilim - impreziosita da un decor a pelo corto in rilievo. Il campo è un grigio-azzurro che ci ricorda un carta da zucchero polveroso d'altri tempi, con una fitta trama a zigzag. Su questo fondale calmo si innalzano tre colonne in lana rosso-bordeaux e bianca. Ogni sezione è decorata da piccoli moduli geometrici diversi: scacchiere, chevron, righe.
Insieme evocano l’idea di tre totem tessili, come se un archivio di motivi ancestrali fosse stato tradotto in chiave minimalista. Guardandolo abbiamo la sensazione profonda di un richiamo tribale, con il rosso intenso che rimanda alle ricche decorazioni dei tatuaggi all’henné.
Perfetto per…
È il tappeto ideale per un salotto importante o un soggiorno open space in cui si desideri un pezzo forte, capace di raccontare una storia tra Africa e design. Funziona bene in un living con divani chiari o scuri, con tessili naturali o ricchi come il velluto (meglio ancora se in tonalità rubino per un sofisticato tono su tono). In una camera da letto spaziosa porta colore in modo sofisticato, con un equilibrio interessante tra rigore grafico e vibrazione etnica.
Lavora meravigliosamente su pavimenti in resina, parquet, ma anche su pietra chiara. I dettagli grigio-avio dialogano bene con complementi in metallo e vetro.
È un tappeto per chi ama interni contemporanei studiati per contenere un mix ricercato di stili e suggestioni, per chi desidera poter raccontare la storia di un pezzo genuinamente artigianale.
Il dettaglio da non perdere
Le frange cortissime, presenti sui quattro lati, incorniciano il tappeto in modo delicato sottolineando il disegno come un margine grafico discreto. Guardando da vicino si notano le splendide imperfezioni, le piccole variazioni nel ritmo delle geometrie: tracce vive della mano artigiana che ha creato un tappeto costruito come un’opera tessile contemporanea.