Com’è fatto
Questo Kharita (che si traduce in "mappa") è uno splendido, scenografico hanbel marocchino: un kilim in lana a tessitura piatta, di grandi dimensioni, che colpisce per la fantasia multicolor. Sul campo si susseguono segmenti irregolari, come “parcelle” di una geografia immaginaria. Rombi, triangoli come montagne, rettangoli come dimore e campi, linee ondulate come corsi d'acqua, righe e zigzag come sentieri e percorsi: uniscono questo paesaggio tessile astratto, costellato da motivi naturali stilizzati.
La palette è calda e ricchissima. Beige, sabbia, bordeaux, rosso, blu, azzurri e verdi sembrano stagliarsi su un fondo beige neutro che incornicia tutto.
Perfetto per…
Un tappeto per chi ama i pezzi importanti, capaci di cambiare il volto di una stanza. In salotto, davanti al divano, diventa protagonista della zona conversazione. In un open space può definire nettamente - e accompagna - il passaggio da soggiorno a zona pranzo. In una camera ampia può essere steso ai piedi del letto, nello spazio che lo separa dall'armadio o dalla cabina.
Il suo mix di cromie lo rende perfetto sia in case contemporanee dal gusto eclettico, sia in interni minimal che vogliono un pezzo d'accento.
Il dettaglio da non perdere
Osservandolo da vicino si scopre che non è un semplice “tappeto stile patchwork a riquadri”, ma una vera mappa emozionale: ogni riquadro è un micro-paesaggio. Le leggere irregolarità nei contorni, i cambi di ritmo tra un modulo e l’altro, e le sottili differenze di colore (abrash) raccontano la sua natura squisitamente artigianale.