I simboli tradizionalmente usati nei tappeti artigianali Amazigh possono sembrare contemporanei e puramente astratti.
In realtà, tutto ha un significato profondo e antico. E nella maggior parte dei casi, raccontano storie di femminilità, di gravidanza, parto, di incontro sessuale tra uomo e donna e di matrimonio.
Un esempio perfetto è quello del rombo, il simbolo più frequente nei tappeti Amazigh.
Ha un’origine preistorica e all’epoca si ritrovava non solo in Marocco ma anche in Mediterraneo, in Europa e oltre.
In effetti, tra gli oggetti d’arte più antichi in Europa (anche 30.000 anni A.C.) ritroviamo le “figurine di Venere” con la loro forma romboide caratteristica, dovuta alla rappresentazione estremamente accentuata dei caratteri sessuali secondari: seno grande, largo, bacino fianchi molto importanti, sedere voluminoso, cosce importanti.
Queste statuine sono state ritrovate in un’ampia area geografia che si stende dall’Ucraina all’Europa centrale, l’Italia del Nord, all’Oveste della Francia.
Come scrive Bruno Barbatti in “Tappeti berberi del Marocco; Simbolica, origini e significato”: “Il fatto che il rombo sia il motivo più frequente e più importante del tappeto berbero dimostra che esso abbia conservato, dopo millenni, la simbologia comune alle regioni di Europa, Oriente e Mediterraneo”.
L’autore spiega che “Il rombo unisce in lui l’idea della vulva, dell’utero (matrice), della pancia della madre o dell’intero corpo femminile.”
Invece quando il rombo contiene tanti altri rombi, con un piccolo rombo centrale spesso colorato, il significato diventa tutt'altro! L'insieme di rombi rappresenta allora l'occhio, attento e vigilante: un amuleto contro il malocchio, credenza ancora molto viva nella cultura marocchina.
Mentre tesse, l’artigiana racconta, più o meno consapevolmente, la sua storia e quella dei suoi antenati.
Per noi di Casa Amar, sono ancora altri motivi per amare profondamente questi tappeti!