Parlare di tappeti marocchini e prezzi per noi non è semplice, a volte ci pare quasi svilente ricondurre tutto a questioni economiche quando per noi questi manufatti hanno un valore inestimabile. Eppure ci rendiamo conto che sia arrivato il momento di farlo, se non altro per trasmettere quanto sia complesso valutare il prezzo di un tappeto marocchino.
La prima domanda che affiora nella mente di chi vuole comprare è sicuramente: quanto devo pagare per un tappeto marocchino?
Seguita da: a chi mi rivolgo, dove vado?
In questo caso si prospettano tre opzioni: acquistare direttamente in Marocco durante un viaggio, andare in un negozio fisico della propria città, o affidarsi a e-shop online.
Una quarta opzione è quella delle aste, riservata solitamente agli intenditori che desiderano tappeti berberi antichi dal valore accertato e garantito dalla casa d’asta. Ma lo vedremo pian piano nel corso dell’articolo.
Non pretendiamo di fornire una guida completa, ma vogliamo - e possiamo - cercare di riflettere su qual è il VERO prezzo di un tappeto marocchino originale.
Vi racconteremo come riconoscere un manufatto artigianale, proveremo a calcolare un prezzo approssimativo di un tappeto e vi daremo anche alcuni suggerimenti su dove comprare tappeti marocchini.
Parleremo di:
- Come riconoscere e valutare qualità e valore di un tappeto fatto a mano
- Quanto costa produrre un tappeto marocchino
- La verità dietro ai tappeti low cost
- Dove comprare tappeti berberi in maniera etica e responsabile
- Comprare tappeti berberi in Marocco: i prezzi, la contrattazione e altre leggende
- Recap: dove e come comprare, qual è il prezzo giusto
Ma prima, visto che abbiamo usato la parola “vero” in maiuscolo, spieghiamo brevemente cosa intendiamo per tappeto marocchino autentico, e lo facciamo con un estratto preso da un precedente articolo:
Ciò che definisce un tappeto marocchino è prima di tutto la sua provenienza: non si tratta (solo) di un tipo di decoro o di una lavorazione o, ancora, di un tessuto. Per definire un tappeto come tappeto marocchino, il manufatto deve essere realizzato in Marocco. [...] Per quanto possa sembrare un’affermazione scontata, infatti, capita spesso di imbattersi, anche online, in “tappeti marocchini” o meglio, venduti come tali ma che in realtà sono prodotti in Pakistan, India, Turchia…Attenzione perché in questi casi ci sono alcuni rischi. Spesso sono tappeti completamente industriali o solo parzialmente artigianali, che utilizzano i disegni Amazigh pur non avendo nulla a che vedere con i tappeti marocchini originali. Inoltre i metodi di produzione, i materiali impiegati e il trattamento riservato ai lavoratori sono molto discutibili.
Scopri di più nella nostra guida dedicata a tutti i tipi di tappeti.
Un appunto a cui teniamo molto: utilizzeremo come sinonimo la parola berbero per evitare di ripeterci troppo ma sappiate che non ci piace per niente. Come abbiamo spiegato nel post appena linkato, berbero è infatti una parola con un’accezione negativa che non identifica un tappeto marocchino originale: potremmo anzi dirvi che chi utilizza questo termine al pari di marocchino o amazigh non conosce intimamente il Marocco. Facciamo così: consideratelo un indizio in più per sospettare di chi sta tentando di vendere qualcosa che non conosce così a fondo!
Lo stand di un'artigiana che espone i suoi tappeti artigianali al Souk di Mrirt |
Come riconoscere e valutare qualità e valore di un tappeto fatto a mano
I tappeti marocchini, berberi e Amazigh possono essere estremamente pregiati e raggiungere prezzi da opere d'arte.
Non per nulla alcuni esemplari di Boucherouite, Beni Ourain o Zindekh sono battuti all’asta o conservati in gallerie come il Musée Yves Saint Laurent Marrakech (che agli Amazigh ha dedicato il Musée Pierre Bergé des Arts Berberes e ai tappeti marocchini contemporanei la mostra Desert Design), e musei come il Musée Boucharouite di Marrakech.
È quindi essenziale saper riconoscere le caratteristiche che indicano che il tappeto che si sta per acquistare è autentico e di qualità, per evitare future delusioni.
Riconoscere un tappeto fatto a mano
Partiamo quindi da alcuni trucchi per riconoscere un tappeto marocchino artigianale, fatto a mano (tessuto o annodato) in Marocco:
- Materiali: i tappeti marocchini tradizionali sono fatti di pura lana, cotone o tessuti/materiali riciclati, ma con la comparsa dei filati industriali è stato introdotto anche l’acrilico (lo chiamano lana da tricot), che permette di ridurre i costi di produzione e il prezzo di vendita.
Un consiglio: a volte troverete scritto (o vi diranno) che i tappeti sono tinti con le piante. La grande maggioranza dei tappeti marocchini non viene realizzata con lana tinta naturalmente, e generalmente si vede subito dai colori. In questi casi, chiedete che erbe tintorie sono state usate per capire se hanno mentito o meno! - Diffidate inoltre di chi parla di seta di cactus senza spiegare di cosa si tratta: è una definizione ormai solo commerciale e priva di fondamento, poiché si tratta quasi sempre di viscosa.
- Le tecniche: i tappeti autentici sono fatti a mano, non a macchina. Possono essere annodati o tessuti con l’aiuto di un telaio tradizionale. I nodi sono fitti e ben fatti per garantire resistenza e durabilità. I bordi sono rifiniti per evitare sfilacciamenti.
- La morbidezza: è una delle caratteristiche principali, ed è dovuta alla speciale lana delle pecore allevate nella zona dell’Atlante e alla maestria delle tecniche di lavorazione, talvolta segrete come nel caso dei Beni Mrirt.
- La provenienza: verificate sempre l’area di produzione del tappeto (banale come suggerimento? come abbiamo visto, per nulla).
- Il valore dei pezzi unici: i tappeti artigianali, essendo tali, presentano piccole imperfezioni e irregolarità che dimostrano la loro autenticità. Non avranno mai una forma perfetta, o dimensioni simmetriche misurabili al millimetro; non essendo fatti a macchina, rispettano alcuni standard dimensionali che dipendono dalla grandezza del telaio e - in parte - dalle esigenze del mercato; e non avranno mai forme particolari o strane che non rispettano la tradizione.
- Analisi visiva: osservate attentamente la tecnica di tessitura e la consistenza dei nodi, e notate se c’è un bordo rigido (i tappeti artigianali non hanno un bordo rigido) o colla (assente nei tappeti fatti a mano)
- Prova del fuoco: in rete troverete suggerito un test che propone di bruciare un filo del tappeto per verificare se prende fuoco e stabilire così se è composto di lana pura o di materiale sintetico. Secondo questa teoria la fibra animale non dovrebbe prender fuoco, ma in realtà anche la lana può bruciare, solo che la reazione sarà più lenta e debole, la fiamma sarà meno viva e più lenta e il risultato della carbonizzazione sarà limitato e polveroso. Non sgocciola, non si scioglie, non ha odori chimici, non scoppia, non si propaga e si auto-spegne - noi non appoggiamo questo test ma abbiamo pensato di riportarlo per completezza.
...e il prezzo? I tappeti marocchini autentici non possono essere low cost. Diffidate dei tappeti più economici e fate le vostre considerazioni, anche usando questa nostra piccola guida!
Un ultimo consiglio per essere sicuri di comprare un tappeto marocchino originale è quello di rivolgersi esclusivamente a rivenditori o e-shop specializzati. Avranno sicuramente una preparazione specifica e competenze utili per accompagnarvi al giusto acquisto.
Valutare il prezzo di un tappeto fatto a mano
Al di là dei criteri per capire se un tappeto marocchino è autentico o meno, ci teniamo a riflettere insieme su alcuni punti. Seguiteci nelle seguenti riflessioni:
- Materiale e lavoro manuale
I tappeti berberi e marocchini di alta qualità sono realizzati, come già detto, in pura lana o altre fibre naturali. Per l’approvvigionamento e la finitura di questa preziosa materia prima sono richiesti tempo (cura dell’animale, tosatura, lavaggio, cardatura, filatura, lavaggio e trattamenti del prodotto finito), fatica, maestria, conoscenze e competenze di tessitura tramandate da generazioni. Tutto questo - il tipo di materiale utilizzato, la sua qualità e la natura della manifattura - incide inevitabilmente sul prezzo. Si può risparmiare acquistando un tappeto marocchino in acrilico oppure un Boucherouite (generalmente più economico in ragione dei materiali usati) oppure un tappeto marocchino di seconda mano (spesso più economici rispetto ai nuovi). - Patrimonio culturale
Ai fattori sopra menzionati si aggiungono la creatività delle artigiane e le abilità acquisite negli anni, patrimonio immateriale inestimabile, da cui nascono disegni, simboli e dettagli che rendono ogni tappeto unico al mondo. Ognuna di loro, tessendo, racconta silenziosamente la storia di una vita, i momenti salienti della sua esistenza e delle donne del suo popolo, le tradizioni del luogo in cui vive, le sue aspirazioni e i suoi piccoli segreti. - Dimensioni e complessità della lavorazione
Il prezzo di un tappeto è influenzato, come intuibile, dalle dimensioni e dalla complessità del suo disegno: i tappeti più grandi avranno prezzi più alti per la quantità di materiale impiegato e il tempo necessario per la realizzazione; motivi e disegni intricati, cambi di colore o di filato, la presenza delle frange… richiedono un lavoro manuale meticoloso e sono quindi più costosi rispetto a tappeti tinta unita o con disegni semplici. Perfino il lavaggio finale può contribuire ad aumentare il costo: pensiamo ai Beni Mrirt e alle segretissime tecniche di lavaggio che rendono la lana particolarmente serica e lucente. - Condizioni (per tappeti vintage, usati, antichi)
Nel caso di tappeti pre-loved, di seconda mano, o di lusso e antichi, età e condizioni influiscono significativamente sul prezzo. Se il tappeto ha un valore storico ma è ancora in ottime condizioni ed è raro (come ad esempio alcune stuoie sahariane e tuareg), sarà chiaramente più costoso.
Avevate mai riflettuto su quante cose ci sono da considerare prima di parlare del prezzo di un tappeto marocchino? Per spiegarci meglio, vi raccontiamo quanto costa il lavoro di un’artigiana e quali altri costi vanno considerati per arrivare al prezzo finale.
Lana tinta in fase di asciugatura |
Quanto costa produrre un tappeto marocchino
Per comprendere fino in fondo il valore di un tappeto marocchino artigianale dobbiamo conoscere tutti i costi della lavorazione. Potremmo suddividerli in questo modo:
- Costo della materia prima
La maggior parte dei tappeti marocchini viene realizzata con la lana di pecora. La lana viene tagliata, lavata, cardata e filata. Le artigiane possono realizzare queste operazioni a mano, soprattutto se hanno delle pecore, così come possono acquistare la lana al mercato. In tal caso, al costo della materia prima si può aggiungere il costo del trasporto, poiché nelle zone rurali gli acquisti importanti si fanno generalmente in grandi mercati settimanali.
Il costo della lana varia in funzione della qualità: dai 2 euro al kg agli 8 euro al kg. Ad esempio, un tappeto Beni Mrirt di 2 x 3 m richiede per la sua realizzazione anche fino a 30 kg di lana vergine di alta qualità (il tappeto finale risulterà più leggero dopo le tappe di finizione).
Il costo della lana dipende anche dal suo colore: la lana può essere acquistata colorata o tinta artigianalmente con pigmenti commerciali oppure, in casi più rari visto che occorre un grande saper fare e più giorni di lavoro, viene tinta con erbe tintorie. - Il costo di lavoro delle artigiane
Questa è una delle variabili più complesse da calcolare, perché il costo di un’artigiana dipende dal tipo di lavorazione che esegue, da come viene calcolato e dalla regione di provenienza, infatti il costo della vita è molto variabile.
Tenete presente che non esiste nemmeno una tariffa oraria ufficiale perché spesso le artigiane non sono abituate a quantificare le ore di lavoro.
In Marocco esiste un salario minimo (diverso tra aree rurali e città) ma lo stato non può eseguire controlli pertanto non è certo che venga rispettato.
Ci sono inoltre differenze a seconda di chi fornisce la lana (se provvede la stessa artigiana o se le viene procurata).
Insomma, non è per niente semplice. Nel nostro piccolo cerchiamo di raccogliere quante più informazioni possibili. E non nascondiamo che uno dei nostri sogni è quello di creare un vero e proprio atelier con un centro di formazione per le nostre artigiane dipendenti. - Ore di lavoro necessarie
Oltre alla preparazione della lana, le ore di lavoro includono la preparazione del telaio e dell’ordito, che richiede il lavoro di almeno 3 artigiane.
Le ore di lavorazione per annodare il tappeto o tesserlo variano poi in funzione dello stile del tappeto, delle tecniche impiegate e della qualità della lavorazione. Per darvi un’idea, per realizzare un tappeto Beni Mrirt di 2 x 3 m, sono necessari circa 30 giorni di lavoro di 3 artigiane riunite davanti al telaio.
Quando si tratta di un tappeto annodato, le ore di lavoro dipendono molto dalla quantità di nodi realizzati.
Ad esempio, i tappeti dell’area di Taznakht, noti per la loro grande finezza, possono avere fino a 160.000 nodi al metro quadrato! - Guadagno dell’eventuale intermediario
Molti rivenditori marocchini e internazionali rivendicano di vendere “senza intermediari" ma si tratta spesso di discorsi che dimostrano una conoscenza insufficiente del paese.
Il lavoro dell’intermediario può essere utile e prezioso, dato che buona parte delle artigiane realizzano i loro tappeti da casa e non dispongono necessariamente dei mezzi necessari per poter vendere le loro opere. In questi casi l’intermediario va di porta in porta nei villaggi e percorre centinaia e centinaia di chilometri. Lo stesso si verifica per la raccolta dei tappeti vintage.
In questi casi il lavoro dell’intermediario va valorizzato e retribuito equamente, così come deve essere retribuito equamente il lavoro delle artigiane. - Trasporto dal luogo di realizzazione fino alla destinazione finale: dal piccolo villaggio alla grande città, e infine a casa vostra.
Ragionando in questo modo è più facile rendersi conto di quanto costi davvero un tappeto marocchino originale. E di come sia impossibile trovare tappeti artigianali low cost. Probabilmente lo saranno per il compratore finale, ma ciò significa che qualcuno (solitamente la parte più debole) ci rimette in guadagno…e dignità.
Un artigiano taglia il bordo di un tappeto |
La verità dietro ai tappeti low cost
La crescente richiesta di prodotti artigianali ha - paradossalmente - portato alla diffusione di sistemi di sfruttamento messi in atto per accontentare un mercato globale che associa l’artigianato ad un costo più basso del prodotto finale. Questa convinzione distorta è basata sul falso presupposto che i costi siano abbattuti dall’assenza di investimenti pubblicitari, macchinari e tecnologie costosi, figure professionali manageriali…normalmente non implicati nella creazione e produzione di oggetti di artigianato. Niente di più falso e fuorviante!
Vi diamo alcuni spunti su cui riflettere per capire cosa c’è dietro al mercato di tappeti berberi economici spacciati per fatti a mano.
Tappeti prodotti in Marocco sottocosto
In Marocco e in altre regioni gli artigiani e le artigiane rischiano di guadagnare molto poco rispetto al prezzo di vendita dei tappeti, e non è facile capire se quello che stiamo acquistando ha un prezzo equo.
Esistono delle cooperative che proteggono il lavoro delle artigiane ma anche in questo caso è bene fare attenzione: le vere cooperative sono quelle in cui le donne spontaneamente collaborano tra loro e condividono costi e guadagni. Quelle più diffuse, però, sono cooperative in cui le donne vengono coordinate da un uomo (che in genere ha qualche conoscenza in più di matematica, inglese o di ciò che serve per mercanteggiare) e in quel caso non è ben chiaro se le artigiane vengono equamente retribuite.
Cercate dunque di capire se per acquistare un tappeto a basso costo state danneggiando chi lo ha prodotto.
Ingresso di una cooperativa di Ait Bouguemez |
Tappeti berberi falsi
Come dicevamo a inizio post, i tappeti marocchini, per essere definiti tali, devono essere prodotti in Marocco, principalmente nelle zone montuose dell'Atlante.
Eppure, per soddisfare la domanda di tappeti a basso costo, la produzione è stata nel tempo delocalizzata anche in altri paesi come India, Pakistan, Turchia e Cina, dove il costo del lavoro è più basso.
Per ingannare i possibili acquirenti questi tappeti vengono spesso chiamati “tappeti in stile marocchino” o “in stile berbero”.
Attenzione quindi a verificare la reale provenienza del manufatto.
Rischi dei tappeti low cost
“Ok, vorrei ugualmente comprare un tappeto marocchino low cost, in fondo cosa cambia?”
Le scelte d’acquisto sono personali e non giudicabili ma è sempre bene considerarne ogni conseguenza. Vediamo cosa può significare acquistare un prodotto spacciato per artigianale e originale:
- Qualità inferiore: partiamo dalla qualità, che sarà evidentemente diversa, perché per contenere i costi vengono spesso utilizzati materiali sintetici o scadenti al posto della lana, riducendo la qualità e la durabilità del tappeto.
- Lavoro sottopagato: spesso la manodopera impiegata in quei paesi per le lavorazioni viene sottopagata, è uno dei principali motivi del prezzo così allettante.
- Sfruttamento: le fabbriche di tappeti low cost possono operare in condizioni di sfruttamento, con turni di lavoro lunghi e salari che non rispettano gli standard internazionali sul lavoro.
- Lavoro minorile: nei mercati low cost il rischio di impiego di bambini e bambine nella produzione è alto. Paesi come India, Egitto e Pakistan sono noti per avere problemi di lavoro minorile nell'industria tessile.
Per contenere il più possibile questi rischi, è importante acquistare in modo etico. Come si fa? In questo post vi daremo alcuni suggerimenti.
Dove comprare tappeti berberi in maniera etica e responsabile
Ci siamo. Avete deciso di comprare un tappeto berbero originale e state cercando di capire come, dove.
Direttamente sul posto? Online? Come orientarsi tra le proposte, come valutare un venditore, o un e-shop per non incappare in brutte esperienze d’acquisto?
Proviamo a considerare le diverse ipotesi.
Comprare tappeti berberi in Marocco: i prezzi, la contrattazione e altre leggende
Andate in Marocco e volete approfittare del viaggio per acquistare un prodotto artigianale scegliendolo direttamente presso una cooperativa o in un souk. Dove andare? Come fare? A chi affidarsi?
Conosciamo tutti la soddisfazione di tornare da un viaggio con un oggetto artigianale di valore. La dolce malinconia che ci invade guardandolo e ripensando ai bei momenti vissuti, alle esperienze, ai profumi, ai colori di una terra straniera.
Solitamente si acquista nelle botteghe degli artigiani, o sulle bancarelle dei mercati. Purtroppo però esiste, nei confronti di certi paesi, un’attitudine che può anche diventare irrispettosa: la trattativa a tutti i costi, il contrattare al ribasso.
Ci siamo chiesti se qualcuno abbia mai trattato il prezzo di un prodotto in un mercato in Svezia e siamo - quasi - certi che la risposta sia NO! Questo invece accade nei mercati africani e più in generale nei paesi islamici e asiatici.
E se è vero che la contrattazione è un’arte molto apprezzata - da cui però dovrebbe derivare un ritorno per entrambe le parti - quando ci capita di leggere frasi come "offrite subito la metà del prezzo richiesto dal venditore e negoziate" oppure "il turista è visto come un bancomat ambulante”, percepiamo tra le righe un atteggiamento sminuente. In Marocco la contrattazione è, sì, sistematica ma non aggressiva; non viene ritenuta offensiva ma vi consigliamo di concentrarvi sul manufatto prima di chiedere il suo prezzo: mostratevi interessati ai materiali, alla provenienza, alla lavorazione… verrà molto apprezzato. Piuttosto di chiedere un ribasso eccessivo informatevi sulla presenza di un’alternativa meno costosa, il venditore saprà aiutarvi.
Il mercato: il souk di Marrakech
Nelle medina, cuore pulsante e centro storico delle città più antiche, si collocano tradizionalmente i bazar e i souk (o suq, suk), ovvero negozi e mercati che richiamano milioni di turisti ogni anno, attratti dalla ricchezza artigianale marocchina. Non parliamo solo di tappeti, ma anche di oggetti e accessori in cuoio e rame, gioielli, arte nomade, spezie, oli e unguenti di bellezza come l’argan.
Alcune medine del Marocco, nello specifico Fez, Marrakech, Tetouan e Essaouira sono patrimonio dell’UNESCO. Marrakech lo è divenuta nel 1985 ed è ormai da decenni che il suo souk, che si trova nella parte settentrionale della Piazza Jamaa el Fna, è divenuto meta obbligata per i turisti alla ricerca di tappeti berberi. Marrakech è il mercato più grande e fornito ma non è l’unico: ci sono anche l’Habous di Casablanca, la Medina di Rabat, la Medina di Tangeri, la Medina di Fez, la Medina di Essaouira o la Medina di Ouarzazate.
Tappeti esposti all'Habous di Casablanca |
La Medina di Essaouira |
Cooperative e mercati solidali
- Cooperative
Come dicevamo più su, potete rivolgervi alle cooperative stando ben attenti a individuarne una vera per evitare di danneggiare le artigiane. Chiedete se quella da cui state acquistando è costituita da donne che spontaneamente hanno unito le forze per condividere costi e guadagni, o se dietro ci sono altre persone che possono trattenere parte dei ricavi. - I mercati solidali
A sostegno del lavoro artigianale lo stato mette a disposizione, inoltre, dei luoghi ad affitto ridotto o nullo in cui le donne possono esporre e vendere i loro tappeti (come questo di Casablanca). Altri riferimenti validi che potremmo darvi sono l’Ensemble Artisanal de Marrakech e il Centre de promotion féminine des tapis de Taznakht.
Noi acquistiamo i tappeti guidati dai nostri incontri e dalle nostre esperienze. Ci piace molto andare nei “souk” regionali, dei mercati popolari enormi, sempre affollati, dove si può trovare di tutto, dalla frutta secca agli elettrodomestici.
Questi sono per noi anche un’occasione unica per incontrare artigiane che lavorano da casa e vengono al mercato per vendere qualche tappeto prima di andare a fare la spesa. Ma per essere sicuri di incontrarle, bisogna arrivare prestissimo, anche all’alba! Nei mercati troviamo anche piccole commercianti che raccolgono tappeti realizzati nella loro comunità e sono per noi occasioni di scambio e apprendimento costante.
I viaggi alla scoperta dei mercati e dei tappeti marocchini artigianali per il nostro e-shop
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Comprare tappeti marocchini responsabilmente online e offline
Per un neofita non è semplice capire dove e come comprare online un tappeto marocchino originale, ma già leggendo questa guida dovreste avere le idee più chiare.
Nel valutare un e-shop di tappeti marocchini, prestate innanzitutto attenzione a:
- Specializzazione dello shop: vende tutti i tipi di tappeti? Si concentra solo su quelli berberi? Sicuramente nel secondo caso avranno una preparazione migliore.
- Competenze specifiche di chi vende: utile per capire se ci può essere una buona assistenza per l’acquisto e un supporto post vendita per la gestione e manutenzione del prodotto
- Provenienza dei prodotti (area, tribù, nome del tappeto): è indicata per ciascun manufatto? Ci sono informazioni sull’area originaria?
- Qualità (della lana, della lavorazione): ci sono informazioni relative alla produzione, ai materiali impiegati o alle tecniche di tessitura?
- Prezzo finale: è basso, medio, alto? Sembra congruo data la descrizione del prodotto?
- Politica degli sconti: diffidate se vedete sconti esagerati (non vi suonano poco credibili?) o se notate che il sito pubblicizza costantemente ribassi fingendo che scadano a breve (per poi ripeterli puntualmente)
Vendita online da rivenditori che fanno acquisto etico
Navigando online si possono incontrare diversi e-shop che vendono tappeti berberi, anche se non tutti sono specializzati. Alcuni sono siti di e-commerce generalisti che hanno anche tappeti marocchini, altri vendono tappeti “artigianali” low cost (riuscite ora a sentire quanto stonino le due cose ravvicinate?). In alcuni casi è abbastanza facile capire che non si tratta di tappeti originali (lo abbiamo visto più su come farlo), in altri orientarsi è un po’ più macchinoso, soprattutto se sui portali è stato fatto un bel lavoro di grafica e marketing. Speriamo che dopo aver letto questo post riusciate a intuire se quello su cui approdate è un e-shop che acquista e vende tappeti marocchini in modo etico o meno.
Il nostro e-shop, per esempio, è uno dei siti a cui potete affidarvi per questo tipo di acquisto. Siamo Jihane e Matteo - moglie e marito, nata e cresciuta in Marocco lei, italiano lui - e abbiamo deciso di dedicarci alla vendita di tappeti marocchini artigianali rispettando il loro valore e l’unicità dei prodotti. Ci rivolgiamo direttamente ad artigiani e artigiane che visitiamo personalmente per assicurarci della qualità dei tappeti e dell’eticità di tutta la filiera.
La nostra è una missione che nasce da una profonda passione per la terra di Jihane e la sua cultura millenaria. Se volete conoscerci meglio potete leggere: La Nostra Storia e I Valori in cui crediamo, o venire a trovarci in showroom a Milano.
Negozi di tappeti marocchini in Italia
Se siete fortunati, nella vostra città potreste avere dei negozi di tappeti marocchini, ma non è così comune trovarli in Italia (anzi), se non in alcune zone o città più grandi, come Milano per esempio. I negozi di tappeti persiani sono molto più diffusi. In ogni caso, se ne trovate uno, fate attenzione e verificate che tutto ciò che abbiamo spiegato sia rispettato. Che vi offrano competenza, conoscenze, tappeti artigianali autentici e anche un valido supporto post-vendita, perché questi manufatti resteranno con voi a vita.
Se non trovate alcun negozio…noi offriamo la nostra consulenza anche a distanza!
Aste online e offline
Un’alternativa da considerare per acquistare tappeti marocchini è quella di consultare le aste online o partecipare presso le case d’asta. Come modalità di acquisto è un po’ meno immediata, ma per le persone appassionate del genere potrebbe essere stimolante riuscire ad aggiudicarsi un tappeto antico certificato da esperti.
Apparentemente è semplice: basta googlare case d’asta tappeti antichi e cercare nei motori di ricerca interni i tappeti marocchini. Potreste trovare dei tesori!
Quello che vi sconsigliamo sono le aste fatte da privati sui vari marketplace generalisti. Se intendete investire su un pezzo autentico, rivolgetevi ad enti riconosciuti e registrati che siano in grado di fornire certificato di autenticità e verifica da parte di esperti, rapporti di condizione, possibilità di ispezionare l’oggetto prima dell’acquisto, informazioni chiare e complete sulla provenienza e sul valore stimato. Tutti criteri che permettono agli acquirenti di fare scelte informate.
Recap: dove e come comprare, qual è il prezzo giusto
Siamo giunti al termine di questo lungo articolo. Ricapitoliamo insieme i punti salienti e le informazioni più importanti per affrontare in modo sereno l’acquisto di un tappeto berbero, marocchino o Amazigh:
Come valutare
Vi abbiamo raccontato in modo esaustivo i parametri importanti per valutare l’autenticità del tappeto, dalle informazioni sulla provenienza e sui materiali alle valutazioni estetiche delle tecniche di tessitura, dalla credibilità del negozio (offline o online che sia) alla sua specializzazione. Certo, non è così semplice per chi non è del settore, ma siamo quasi certi che dopo aver letto questa piccola guida quantomeno non vi farete vendere un tappeto fucsia spacciato per tappeto marocchino artigianale “tinto con le piante” - magari in seta di cactus-, né un tappeto “berbero” made in India.
Dove comprare
Abbiamo visto quali sono le soluzioni per comprare un tappeto marocchino autentico, dall’acquisto direttamente in Marocco - in un souk o presso una cooperativa o un mercato solidale - all’acquisto da casa, sia offline che online: vi abbiamo mostrato le possibili opzioni di acquisto online (e-shop di tappeti o aste online) o offline (i negozi fisici specializzati). Come fare a scegliere la soluzione più adatta al vostro caso? Stabilite le priorità, in base alle vostre preferenze in merito alla necessità di toccare con mano - per esempio - al bisogno di avere un dialogo diretto con una persona, all’importanza che attribuite al servizio post-vendita o alla volontà di sfogliare un ampio catalogo rispetto a un’accurata selezione fatta da persone competenti.